Dove camminavano i cosacchi: i tappeti Kazak

Sentendo parlare dei tappeti Kazak potremmo erroneamente pensare che si tratti di tappeti annodati nelle piane aride del Kazakistan in Asia centrale, ma queste magnifiche opere d’arte rientrano nella macro-categoria dei tappeti caucasici e provengono infatti dal territorio compreso tra il Mar Nero e il Mar Caspio. Questa non è l’unica sorpresa che questi tappeti riservano, siete pronti a scoprire le altre?

I tappeti caucasici e la loro storia

Quando si parla di tappeti caucasici si fa riferimento a tutti quei tappeti con disegni prevalentemente geometrici provenienti dalla zona del Caucaso, che comprende stati quali Armenia, Georgia e Azebaijan e regioni russe quali il Daghestan. A causa della sua conformazione territoriale, pur essendo attraversata da carovane dirette verso il bacino del Mediterraneo, le popolazioni nomadi e semi nomadi che qui risiedevano avevano pochi contatti tra di loro o con popoli estranei alla loro cultura. L’isolamento culturale in certe zone era tale che semplicemente cambiando valle i disegni tipici dei tappeti potevano essere totalmente diversi.

Questo ha però permesso la nascita di vari stili di annodatura di tappeto, tutti di eccezionale bellezza, come i tappeti Shirvan, caratterizzati da un vello rasato basso e iconografie strettamente legate al villaggio o alla cittadina di annodatura; ci sono poi i tappeti Karabach, che hanno un vello né troppo alto né troppo basso, ma hanno risentito più degli altri tappeti delle influenze occidentali come si può notare dal frequente uso del colore rosa. In ultimo i tappeti Kazak uno dei più fulgidi esempi di artigianato di popoli nomadi.

Tutti gli stili dei tappeti Kazak

Il nome Kazak deriva dal termine “cosacco”, un gruppo di nomadi di stirpetatara, abitanti delle steppe della Russia meridionale e dell’Europa orientale eorganizzati in comunità militari. Queste popolazioni nomadi abitarono l’areafino alla fine della prima guerra mondiale per poi spostarsi nuovamente neinuovi confini della neonata Repubblica Russa. Con la loro partenza si concluse la produzione nell’area di tappeti Kazak, attualmente prodotti in Pakistanispirandosi ai modelli antichi. I tappeti realizzati prima del 1925 sono suddivisi in tre gruppi: i Lori Pampak, che hanno un medaglione centraleottagonale con il profilo uncinato, i Kazak Sevan, detti “a scudo” o “afarfalla”, i e i tappeti Shikli, che ricordano i motivi dei tappeti persiani. Altritappeti che spiccano in questo grande gruppo sono i Fachralo, i Karaciof, iBordjalou, i Shulaver e i Lambalo.Questi tappeti sono accomunati dall’utilizzo del telaio orizzontale per la lorocreazione, spesso sistemati fuori lquae tende e le case, su cui l’artigianosedeva e riproduceva attraverso i nodi il paesaggio circostante. Un’altra dellecaratteristiche comuni ai vari sotto-stili dei tappeti kazak è infatti l’assenzadi uno schema prestabilito per la creazione dei tappeti: l’artigiano riproponevanella trama quello che il momento gli suggeriva attraverso formegeometriche e figure stilizzate, altra caratteristica comune a questo generedi manufatti. In ultimo, li accomunano l’utilizzo di tinture vegetali (il rosso,molto amato, viene ricavato dalla robbia ad esempio) e i materiali diproduzione: il lana di pecore e capre, allevate da queste popolazioni; a voltepuò però capitare di imbattersi in materiali più pregiati e insoliti, comelana Kork o pelo di cammello.

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